IGIENE DENTALE E SBIANCAMENTO: PREVENZIONE, BUONE PRATICHE E SOLUZIONI

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IGIENE DENTALE E SBIANCAMENTO: PREVENZIONE, BUONE PRATICHE E SOLUZIONI

Ormai è noto: la prevenzione è fondamentale per la salute orale e alcune buone pratiche possono aiutare a prevenire l’insorgenza di problemi, patologie e fastidiosi disturbi. Quali dolore, gonfiore, difficoltà a masticare, sanguinamento e, in casi gravi, indebolimento e caduta dei denti.

Quando si manifestano, queste situazioni intaccano anche lo stato psicofisico del paziente con conseguenze anche molto pesanti. Le normali attività quotidiane vengono interrotte, mangiare, parlare, andare al lavoro o al ristorante diventano situazioni complicate.

Nonostante al giorno d’oggi esistano molte terapie efficaci, non bisogna quindi dimenticare l’importanza della prevenzione. Dunque: effettuare frequenti visite di controllo, richiedere la pulizia professionale con regolarità, eseguire una corretta igiene a casa per preservare salute ed estetica del sorriso.

LA CURA DELL’IGIENE ORALE A CASA

Gli strumenti per la pulizia della bocca sono essenzialmente 3: spazzolino per rimuovere placca e particelle di cibo dalla superficie frontale e linguale, filo interdentale e scovolini interdentali per la pulizia tra dente e dente.

Una buona routine prevede di spazzolare i denti dopo ogni pasto – o comunque almeno 2 volte al giorno -, con maggiore attenzione la sera prima di andare a dormire. Fondamentale anche il tempo dedicato all’igiene che deve essere di almeno 2 minuti.

Normalmente, lo spazzolino deve avere setole di media o morbida durezza e non essere troppo ingombrante per raggiungere agevolmente tutte le superfici dentali senza provocare traumi.  Quando lo spazio presente tra dente e dente lo consente, è indicato l’uso di scovolini interdentali o di fili dotati di una parte rigida che ne facilita l’inserzione delle zone da pulire. In genere nel caso di ponti, corone su impianti, apparecchi ortodontici, ma anche tra denti naturali. È consigliabile utilizzare lo scovolino interdentale prima dello spazzolino, in modo che negli spazi puliti poi possano arrivare il dentifricio e il collutorio.

Per capire quali sono le zone dove si accumula la placca sono molto utili i sistemi rivelatori di placca. Sciogliendo in bocca una compressa o distribuendo un liquido con uno sciacquo, i punti con maggior accumulo di placca si coloreranno per indicare dove serve insistere con la pulizia.

PREVENZIONE E IGIENE ORALE NEI BAMBINI

Per garantire ai più piccoli un sorriso sano, è molto importante che vengano fatti controlli regolari fin dalla tenera età, anche per creare un rapporto positivo con il dentista.

I bambini devono essere educati ad una corretta igiene orale. Devono imparare a spazzolarsi correttamente i denti, a lavarli dopo i pasti e a effettuare visite regolari dal dentista. Completa il quadro  una corretta educazione alimentare con informazioni sugli effetti dei cibi cariogeni, così da limitarne il consumo.

La somministrazione del fluoro e le sigillature sono i due trattamenti più importanti in termini di prevenzione dentale sui bambini. La fluoroprofilassi consiste semplicemente nella somministrazione di fluoro per rinforzare le pareti dei denti e lo smalto. Le sigillature vengono effettuate al fine di evitare la formazione delle carie e devono essere eseguite nel momento in cui i denti posteriori erompono nel cavo orale. Le sigillature, solitamente, durano qualche anno e devono essere tenute monitorate nei vari controlli.

COSA FA L’IGIENISTA DENTALE

In tutto questo contesto diventa centrale la figura dell’igienista dentale.

Principalmente, un igienista dentale si occupa di effettuare la pulizia dentale professionale periodica con la pulizia dei denti dai depositi duri (ablazione del tartaro) e dai depositi molli (placca batterica) sulle arcate. Procede quindi a eliminare le piccole macchie utilizzando una pasta abrasiva dalle proprietà sbiancanti e alla successiva lucidatura delle superfici dentali attraverso polish e airpolish.  Lo step finale consiste nella fluoroprofilassi con l’applicazione di mascherine al fluoro per rinforzare e rimineralizzare lo smalto.

Con il sondaggio parodontale può inoltre scoprire se il paziente soffre di paradentite, intervenendo quindi per sistemare il disturbo. Secondo la definizione ufficiale offerta dalla Società Italiana di Parodontologia, il sondaggio parodontale è una manovra clinica essenziale per eseguire la diagnosi delle malattie gengivali. Si esegue con una sonda parodontale millimetrata posta nello spazio tra dente e gengiva. Grazie a questo semplice esame il professionista sarà in grado di verificare l’eventuale scollamento tra il dente e la gengiva e la presenza dell’infezione.

Durante le attività di pulizia dentale, l’igienista analizza la dentatura e, nel caso accerti la presenza di patologie, indirizza il paziente verso una visita specialistica mirata.

LO SBIANCAMENTO

Sbiancamento e trattamenti odontoiatrici in generale si sono evoluti secondo il concetto di salute non più come assenza di malattia, ma come benessere fisico, psichico e sociale dell’individuo. Nell’ottica di questa impostazione, l’odontoiatria si pone come obiettivo quello di rispondere alle esigenze non solo legate alla salute, ma anche alle dinamiche sociali e al desiderio di accettazione. Il fine ultimo dunque è quello di garantire la cura del paziente a 360 gradi con una nuova attenzione al benessere della persona.

Il valore estetico di un sorriso è la risultante di una serie di fattori che ne determinano la qualità: il corretto allineamento dei denti, la loro forma, l’architettura gengivale e il colore.

Da qui l’importanza dello sbiancamento, inteso come l’insieme di prodotti, processi o procedure le cui azioni chimiche, fisiche o meccaniche portano un dente ad apparire più bianco rispetto al colore iniziale. In particolare, lo sbiancamento chimico consiste nella distruzione delle molecole pigmentate presenti nei composti organici ed inorganici della sostanza dentaria. Quindi, un agente sbiancante è un composto che, attraverso una reazione chimica, è in grado di rendere più bianco un elemento dentario.

Perché parlare di sbiancamento oggi?

Perché negli ultimi anni la domanda di interventi estetici da parte dei pazienti è notevolmente aumentata, anche per quel desiderio di accettazione di cui abbiamo parlato. Il desiderio di avere un bel sorriso non è affatto recente. È infatti noto fin dall’antichità il tentativo di definire i canoni di bellezza attraverso una dentatura bianca. Lo ritroviamo nei Carmina di Catullo così come in testimonianze della Cina imperiale, nella popolazione Maya e perfino nell’antico Giappone.

Negli anni questa attenzione si è consolidata e si evoluta costantemente insieme al contesto storico e  sociale. Oggi si trovano sul mercato nuove possibilità di sbiancamento con una grande quantità di prodotti domiciliari distribuiti dal commercio al dettaglio. Tuttavia, è sempre consigliato affidarsi a dei professionisti esperti che possano accompagnare i pazienti nel migliore dei modi e e guidarli verso il miglior risultato.

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